E’ una misura fiscale che offre incentivi per l’installazione di sistemi di sicurezza, come allarmi e videocamere, per prevenire furti e aumentare la protezione delle proprietà. Questa agevolazione è stata introdotta per promuovere la sicurezza dei cittadini e delle loro abitazioni, aiutando a ridurre i costi legati all’acquisto e all’installazione di dispositivi di sicurezza.

Cos’è il Bonus Sicurezza?
E’ un’agevolazione fiscale rivolta a chi intende migliorare la sicurezza della propria abitazione o di altre proprietà. Con questo incentivo, lo Stato consente ai cittadini di detrarre una percentuale delle spese sostenute per l’installazione di sistemi di sicurezza, come telecamere, antifurto, porte blindate e altri dispositivi volti a migliorare la protezione della proprietà.
Solitamente, l’agevolazione viene associata alle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie, che includono una gamma più ampia di lavori sugli immobili, ma esistono anche specifiche agevolazioni dedicate esclusivamente agli impianti di sicurezza. Le detrazioni offerte possono arrivare fino al 50% della spesa sostenuta e sono distribuite su più anni tramite la dichiarazione dei redditi.
In particolare, anche per il 2025 l’agevolazione resta in vigore con una detrazione fiscale IRPEF del 36% deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo su un limite massimo di spesa di 48.000 euro. Occorre precisare che è possibile richiedere il bonus sicurezza senza ristrutturazione. L’agevolazione non è infatti connessa ai lavori di ristrutturazione o di riqualificazione edilizia, ma è una detrazione “indipendente”. Questo significa che per ottenerla non serve sostenere delle spese propedeutiche di restyling della casa.
Chi sono i beneficiari?
Per quanto riguarda i beneficiari, esso può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell’Irpef, senza limiti di reddito. Più precisamente, possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori per rendere la casa più sicura e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario. In particolare dunque, nell’elenco di coloro che hanno diritto alla detrazione vi rientrano:
- Proprietario o il nudo proprietario;
- Titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- Inquilino o il comodatario;
- Soci di cooperative divise e indivise;
- I soci delle società semplici;
- Gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture, i seguenti soggetti:
- Il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;
- Coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- Convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.
Detrazioni fiscali e percentuali
La detrazione fiscale concessa permette di recuperare il 36% delle spese sostenute, fino a un massimo di 48.000 euro per unità immobiliare. Le spese devono essere effettuate entro il termine previsto dalla normativa vigente, e la detrazione viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo.
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